Quando si fa la scelta di avviare un’attività, sia che si tratti di una ditta individuale o di una società, il primo adempimento da affrontare è quello di comprendere come aprire una partita iva.

Ma cos’è fondamentalmente la partita iva?

Non è altro che un numero composto da 11 cifre e preceduto da una sigla che identifica lo stato di appartenenza: le prime 7 cifre identificano il contribuente; le successive 3 si riferiscono al codice dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate; mentre, l’undicesima e ultima cifra costituisce un codice di controllo.

Da precisare, inoltre, che la partita iva coincide con il codice fiscale se si tratta di società (tranne in rari casi) mentre si differenzia sempre dal codice fiscale (che sarà alfanumerico) se si tratta di persone fisiche.

Per procedere all’apertura della partita iva bisogna presentare domanda all'Agenzia delle Entrate tramite apposito modulo in cui si comunica l’inizio della propria attività. Tale dichiarazione deve essere presentata entro 30 gg dal primo giorno di attività e deve riportare i seguenti dati:

• nel caso si tratti di impresa individuale, specificare i dati anagrafici del contribuente; mentre, nel caso di una società, specificare i dati anagrafici della società e quelli del rappresentante legale;

• tipo di attività esercitata e luogo dove tale attività viene svolta

• luogo dove sono conservati tutti i documenti fiscali (libri, registri e scritture contabili)

• codice attività, ossia un numero composto da 6 caratteri che sta ad indicare il tipo di attività che vuole svolgere l’impresa. Tale codice, detto ATECO, è possibile ricavarlo da un apposito elenco consultabile presso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

E’ possibile presentare la domanda:

• recandosi allo sportello dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate portando con se un documento di riconoscimento valido;

• tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, in cui si allega fotocopia di un documento di riconoscimento valido

• telematicamente attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Nel momento in cui si procede ad aprire la partita iva, il contribuente deve scegliere anche il tipo di regime contabile tra quelli in vigore, ossia: regime dei minimi, regime forfettario, regime semplificato e regime ordinario. A seconda della scelta ci saranno documenti obbligatori da presentare e regole da rispettare.

Una volta presentata la dichiarazione firmata, ci viene assegnato il numero di partita iva, che resterà lo stesso fino alla chiusura dell’attività. Infine, bisogna recarsi all’INPS per aprire la propria posizione previdenziale.

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